Una serata ricca solo di incognite...

23.05.2016 11:26

A pochi giorni dall’apertura del cantiere di via Vittorio Veneto (prevista ufficialmente per giovedì 26 maggio), su precisa richiesta del gruppo di minoranza, l’amministrazione comunale ha indetto un incontro pubblico per presentare ai costigliolesi i lavori di riqualificazione della via principale del paese. In un salone polivalente non gremitissimo dove a regnare è stata più la rassegnazione che la condivisione, giovedì 19 maggio, è stato il tecnico comunale architetto Giuseppe Moi ad illustrare la dinamica dei lavori di un cantiere fortemente avversato dai commercianti e da buona parte della popolazione. Pochi gli interventi del sindaco Livio Allisiardi e del vice sindaco Milva Rinaudo che in tandem si sono limitati a sporadiche e generiche puntualizzazioni oltreché, naturalmente, a difendere la bontà dell’opera. Sono state poche le certezze emerse nel corso della serata sia riguardo la tempistica sia per quanto attiene la parte tecnica di un intervento che si presenta non privo di incognite su ciò che si andrà  a scoprire sottotraccia di via Vittorio Veneto. Ciò che accadrà, per dirla con Lucio Battisti “lo scopriremo solo vivendo”. Il cantiere potrebbe durare 150 giorni, anche se l’architetto Moi ha lasciato intendere che la tempistica potrebbe essere inferiore. Nettamente contrario all’intervento il gruppo di minoranza consigliare “Costigliole Progetto Comune” che per bocca del capogruppo Sergio Brocchiero precisa: “La nostra contrarietà è nota e la serata di presentazione dei lavori ha rafforzato le nostre perplessità. Il piano lavori illustrato è tutto un trionfo di “vedremo, analizzeremo, valuteremo” che francamente allarmano. Abbiamo sempre sostenuto che era pura follia mettere in piedi un cantiere così faraonico quando sarebbe stato molto più sensato provvedere alla sistemazione della via attraverso opere meno invasive e foriere di chissà quali provvedimenti futuri a partire dalla temuta pedonalizzazione di via Vittorio Veneto e dal colpo mortale che questa porterebbe a ciò che resta del commercio locale. Anche tralasciando l’aspetto economico che pure ha la sua importanza e graverà non poco sulle finanze comunali o per meglio dire sulle tasche dei costigliolesi, per come è stata concepita riteniamo l’opera un’inutile voglia di grandeur del duo Rinaudo – Allisiardi che neppure di fronte ad una raccolta firme e ad una manifestata avversione all’intervento hanno avuto il buon senso di rivedere i loro progetti. Facciamo gli auguri ai costigliolesi: ne hanno proprio bisogno”. 

.